COME AVANZA L’ALTRO GIRO – VIDEO: LA SCUFFIA DELLA STATUNITENSE COLE BRAUER! – TOSETTI E TOSETTO – Il ritmo incessante dell’Atlantico meridionale e per alcuni dell’Indiano ha messo alla prova mentalmente gli skipper e ha testato la resistenza di barche e attrezzature di fronte a vento, onde, umidità, basse temperature, raffiche e molte altre sfide…

Delle 16 barche partite da A Coruna finora, 15 sono ancora in gioco, Juan Merediz su Sorolla è l’unica barca ad essersi ritirata formalmente a causa di un guasto all’autopilota il 6 novembre. Delle altre, tutte tranne una hanno attraversato l’equatore, lasciando solo Kevin Le Poivedin nell’emisfero nord. Partito quasi un mese in ritardo a causa di un infortunio alla schiena e alcuni problemi tecnici, lo skipper di Roaring Forty ha visto la sua determinazione e pazienza messe alla prova. Invece di trovare condizioni di navigazione favorevoli e veloci nel suo approccio alle Canarie, la sua discesa nell’Atlantico lo ha visto inaspettatamente di bolina verso sud in venti di sud ovest non tipici di questa stagione. Poi, proprio quando pensava di aver superato l’area influenzata dai sistemi di bassa pressione del Nord Atlantico,, lo skipper australiano si è fermato bruscamente in una vasta dorsale di alta pressione senza vento, registrando la più bassa percorrenza di miglia in 24 ore mai toccata a qualsiasi skipper nella Global Solo Challenge fino a questo momento, sole 12 miglia nautiche, era a tutti gli effetti alla deriva, un record in negativo che sa di boccone amaro, con 25.000 miglia da percorrere e mentre si cerca di raggiungere le altre barche partite prima.

Solo due barche, nell’elenco finale degli iscritti, non sono ancora partite da A Coruna. Curt Morlock col suo ex-IMOCA 6 Lazy K doveva partire il 9 dicembre, certamente non sarà in grado di rispettare quella data e ora sta valutando la fattibilità di una partenza ritardata entro i tempi consentiti dal regolamento. La sua determinazione e risolutezza sono intatte nonostante i granelli di sabbia della sua clessidra diventino sempre meno, non ha intenzione di gettare la spugna fino a quando l’ultimo granello non sarà caduto. Auguriamo a Curt tutto il meglio nel suo tentativo di rimanere nell’evento. Volkan Kaan Yemlihaoğlu, skipper dell’Open 70 Black Betty, non sarebbe dovuto partire fino al 6 gennaio ma ha dovuto fare i conti con la mancanza di sponsorizzazioni e fondi adeguati per preparare una barca di quelle dimensioni. Ha quindi comunicato agli organizzatori che continuerà con i suoi preparativi per essere in condizione di prendere il via nel 2027, con davanti a sé il tempo di preparare la sua campagna e adattare la barca per una circumnavigazione in solitaria.

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